Oggi 25/01/2017, sono finalmente consapevole dentro di me che ogni mio pensiero, ogni mia emozione, ogni mio dubbio in relazione ai miei carnefici Claudio Bocchia e Puerto Azul, non erano follia, bensì realtà. La cosa sconcertante è come ogni tassello si stia incastrando perfettamente al suo posto, e per l'occasione voglio enfatizzare questa particolare vicenda: Nell'Ottobre del 2014, i miei legali chiesero al Bocchia le azione Puerto Azul acquistate dal sottoscritto, ed acquistate per mio tramite da alcuni miei clienti (poi risarciti di tasca mia). Ovviamente la risposta fu negativa, ovvero, parole testuali da atto, "il mio assistito Claudio Bocchia non c'entra nulla con Puerto Azul", non so di che cosa Pistolesi sta parlando. Ebbene, 2 giorni dopo circa, accadde la follia pura, altro che Hollywood Movie co John Travolta...ebbene l'ufficio di Bocchia in Massa Carrara va a fuoco per un cortocircuito. Tutti i documenti, computer sono distrutti, ma guarda che coincidenza. L'impianto elettrico è risultato di ultima generazione, inoltre era posto in un luogo dove era matematicamente impossibile che anche un cortocircuito, anche se improbabile, generasse un incendio. Ebbene è successo, al solito nessuno mi ha creduto...ottima mossa, la mossa della paura.....a voi la lettura dell'articolo di giornale uscito per ricostruire la vicenda.
Cortocircuito, devastato ufficioFiamme nei locali della finanziaria di un promotore. Intervenuti anche i carabinieri ma non c’è dolo 26 ottobre 2014 0 MASSA. I danni all’ufficio di via Palestro 13 ci sono, soprattutto ai muri, anche se a prima vista non sembrano ingenti. Ma ci vorrà una stima completa per poter azzardare a quanto ammontano, quindi la cifra esatta si potrà dire tra qualche giorno. I locali appartengono a un promotore finanziario, Claudio Bocchia. Il rogo si è sprigionato nel primo pomeriggio, quando all’interno della finanziaria non c’era nessuno. È chiaro che la professione del titolare ha fatto drizzare le orecchie alle forze dell’ordine e infatti a fare un sopralluogo, dopo l’intervento dei vigili del fuoco, sono arrivati anche i carabinieri. L’incendio, secondo i pompieri, è stato causato da un cortocircuito nel quadro elettrico, nessun atto doloso quindi. Ma prima di chiudere la pratica l’Arma vuole vederci chiaro: Bocchia, arrivato sul posto, ha confermato di non aver avuto mai problemi con nessuno. Mai una minaccia, mai un dispetto. E di aver chiuso l’ufficio regolarmente, come ogni settimana sabato mattina. I tecnici dei vigili del fuoco hanno controllato dappertutto in cerca di possibili inneschi, ma non hanno trovato nulla. Nessuna traccia sospetta, nulla che potesse far pensare a qualcosa provocato da estranei. Il quadro elettrico, che poi in effetti è la parte maggiormente danneggiata dell’immobile, è il maggiore indiziato. Anche se era perfettamente a norma e soprattutto di ultima generazione. Probabilmente è stato uno sbalzo di tensione a mandarlo in cortocircuito. Ma come detto questo è un aspetto che deve essere approfondito. Anche se parlare di giallo o di mistero sarebbe davvero troppo. Per poter spegnere l’incendio senza che le fiamme danneggiassero l’immobile (al piano di sopra ci vivono delle famiglie) l’autobotte dei pompieri si è piazzata in mezzo alla strada e via Palestro è stata interdetta al traffico. Il fumo nero e la confusione hanno attirato decine di persone che hanno assistito a quasi tutte le operazioni, anche se i carabinieri hanno tentato in tutti i modi di allontanare i curiosi perché stavano bruciando delle materie plastiche. Dopo un’oretta abbondante il fuoco era spento e così anche il promotore finanziario è potuto entrare nel suo ufficio. E la scena che ha visto non è stata bella perché praticamente il fumo si è mangiato tutto quanto, dal bianco dei muri ai divani; dal computer alle scrivanie. Senza contare che negli scaffali c’erano le pratiche dei clienti e l’acqua dell’idrante dei vigili del fuoco ha devastato ogni tipo di documento. Insomma,una domenica che l’esperto di mercati finanziari difficilmente scorderà tanto facilmente. La calma in strada è tornata intorno alle 17, quando l’autobotte ha finito il suo lavoro e i carabinieri sono montati in macchina e sono tornati in caserma.
Cap. 1 Vengo catapultato dalla mia mente nel 16 Dicembre 2013, in una giornata di lavoro poco impegnativa, come le ultime settimane passate, con il lieto fine di uscire a cena sul mare con mia moglie. Ricordo il tragitto verso casa, allungo la strada per godermi l'auto acquistata poche settimane prima; quell'auto non mi ha ancora suscitato emozioni, nonostante fosse di categoria superiore. Avvicinandomi a casa ricevo una chiamata da mia moglie, la quale, utilizza un tono che anticipa le sue parole. Ho appuntamento con Lei e mia figlia neonata presso la gelateria vicino casa, dove è ubicato una stazione di servizio con ampio parcheggio. Arrivo al traguardo, parcheggio direttamente dietro l'Alfa 147 grigia, so già istintivamente cosa mi aspetta, ma l'assurdità di ciò che ancora non sapete, non mi fa pensare al peggio. Vengo avvicinato da due individui che si identificano appartenere alla squadra mobile di La Spezia, devo attendere con loro l'arrivo delle forze dell'ordine di Massa Carrara, non sanno per cosa. Chiacchieriamo nel frattempo, ma loro sanno già benissimo di cosa si tratta, ed io meglio di loro, e dentro di mi sento sollevato, perchè sta per finire un incubo; questo scivola nei miei pensieri, ma non è così. giungono due auto appartenenti alla squadra mobile di Massa Carrara, ricordo bene il viso spavaldo e discriminante degli agenti, i quali mi guardano con occhi fissi e vuoti di emozioni, come fossi un delinquente. Vengo privato del mio smartphone, e mi viene detto che ci sarà una perquisizione presso casa mia, presso il mio ufficio e presso i miei autoveicoli di proprietà. Capisco a cosa si riferiscono, ma non era la fine bensì l'inizio di un incubo per me, trovarmi in un vortice enorme, dove ero stato abilmente coinvolto e gettato senza pietà umana dal mio Tutor, dal mio maestro di lavoro, C.B. to be continued.......
La mia storia... Gli ultimi tre anni della mia vita rovinata... Ecco lo schema delle mie memorie
anno 2012, vengo reclutato dal Dott. C.B., azionista e socio della Sim Copernico Sim, con sede legale in Udine. La Sim è conosciuta per essere all'avanguardia nella consulenza indipendente secondo il modello americano fee only (a parcella). Il presidente di Copernico Sim, Dott. S.S., mi ordina di seguire il mio Tutor e mentore C.B., e di seguire tutti i suoi consigli per crescere come professionista. Copernico Sim si rivelerà nel corso degli anni una rete di professionisti obsoleta, al limite del ridicolo, con procedure di investimento cartaceo degne degli anni 2000, ma forse così era più facile...
Il Dott. C.B. Mi costringe a vendere il prodotto PFT Capital AG, gestione in Forex affidata al presidente Patrick Fischer, di Schindellegi SZ. I rendimenti sono elevatissimi, la gestione mi dice C.B. Essere il fiore all'occhiello di Copernico Sim. Presento alcuni miei clienti a C.B. Per la sottoscrizione del prodotto, che avviene anche all'interno di CopernicoSIm, e C.B. Mi riferisce e mi fa vedere come all'interno della Sim stessa coordini più promotori finanziari avendo il mandato in esclusiva con Pft Capital AG. I miei clienti presentati investono con il mio tutor circa 600.000 euro.
Pochi mesi dopo, fine 2012 inizio 2013, il capitale investito è azzerato. Niente di preoccupante mi dice C.B., anche i suoi clienti hanno perso cifre superiori al milione di euro. CI penserà lui a sistemare tutto, ma Copernico deve rimanere per ora fuori. C.B. Incontra i clienti e prende accordi per garantire il risarcimento degli stessi, proponendo un nuovo investimento. Puerto Azul
C.B., mostra un contratto dove è direttore commerciale di Puerto Azul, Società con sede in Santo Domingo, Bahamas e Belize che gestisce Resorts di lusso. Copernico Sim da tempo conosce Puerto Azul lo dichiarano i suoi stessi promotori, definendolo l'Eldorado dei fondi comuni immobiliari. I rendimenti sono altissimi, ma il cliente deve restare vincolato nell'investimento 5 anni. In più, i clienti PFT Capital Ag che hanno perso, devono versare in contanti una certa somma per poter accedere ad un cosi esclusivo investimento. C.B. Oramai mi ha fatto il lavaggio del cervello, mi dice di essere mio padre, mi dice che il mio padre biologico non è mio padre, ed inizia a farmi stalking per chiedermi soldi, arrivando a chiamarmi 50 volte al giorno, 75 sms al giorno sino a presentarsi in ospedale alla nascita di mia figlia. Anche in quella occasione mi chiede soldi e clienti per Puerto Azul.
Aderiscono 5 miei clienti per circa 180.000 euro, credendo di acquistare azioni di Puerto Azul che tra 5 anni avranno un valore decuplicato. E' questo il nuovo prodotto di Copernico.
Il 16/12/2013, nella fase maggiore di pressione del C.B. Nei miei confronti, ricevo la prima perquisizione presso la mia abitazione, con l'accusa di tentata estorsione nei confronti dello stesso per 150.000 euro. Mi cade il mondo addosso, non ho fatto nulla, e mi trovo in una situazione nuova per me. Ma capisco che è tutta una montatura, per prendere tempo e per continuare per C.B. Ad effettuare tali malefatte. Nessuno mi crede però.
Il 14/05/2015, una mattina alle 6:30 vengo arrestato e perquisito nuovamente, e condotto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, per tentata estorsione al C.B.. Sono nel panico, ho accesso poche settimane dopo al fascicolo del PM di Massa Carrara, 750 pagine, non vi è una prova ne un indizio contro di me, ed inoltre il C.B. Dai fascicoli viene estorto minacciando una divulgazione di documenti sensibili appartenenti a me medesimo. Capisco che qualcosa non va.
Chiedo interrogatorio volontario, dichiaro tutte le truffe, i conti correnti, le malefatte che sta facendo indisturbatamente il C.B. (tutto ciò è a verbale), ma il Pm non mi crede, commettendo omissione di atti. Chiedo di potermi curare un infezione causata dal braccialetto elettronico e di curarmi delle carie dentali, mi viene negato. Nelle istanze le risposte contengono il falso dichiarato dal PM ( si vedano atti), il culmine è raggiunto in una risposta ad una istanza presentata per alleggerire la miasura cautelare domiciliare; tale risposta è composta da tre punti, in tutti e tre la Procura dichiara concretamente il falso.
C'è qualcosa che non va, si capisce, ed i miei avvocati consigliano il patteggiamento, che il Pm irremovibile chiude a 2,8 anni di reclusione più 4000 euro di risarcimento a C.B. ( Un PM di altra procura mi dichiarerà anni dopo che la pena per tentata estorsione, nel mio caso doveva essere di 8 mesi, 2,8 anni neanche ai mafiosi si danno).
Ricomposta la mia vita ormai rovinata, con mio padre dissanguato economicamente, il 16/02/2015 denuncio tutto alla magistratura di La Spezia, risarcendo i clienti Puerto Azul Attraverso un mutuo ipotecario che contrae mio padre e attraverso al vortice dell'usura nella quale cado, che mi costerà 1,8 anni di minacce e 120.000 euro versati agli strozzini a fronte di soli 10.000 euro chiesti.
La mia denuncia contiene anche ciò che ho dichiarato al Pm di Massa Carrara, che non mi ha creduto, ma la GDF di La Spezia mi crede, e riscontra che ogni mia parola è VERA. Dicevo la verità, lo sapevo bene, perchè nessuno mi credeva. Ho collaborato fino ad oggi per scoprire le truffe di C.B, che ammontano a mio avviso a circa 6 milioni di euro, ma è solo la punta di un iceberg da 100 milioni di euro. Altre procure mi contattano per collaborare come testimone. Ora so come sono state fatte le truffe, sia PFT che Puerto Azul nei dettagli.
To be continued
Cap. 2
Rimembro la finanza internazionale nella quale sono stato catapultato dal mio Tutor, tutto all'improvviso, tutto troppo veloce. 31 anni compiuti, una buona famiglia dietro, sani principi, e dedizione al lavoro. Esperienze pregresse bancarie dedite al trading ed alla analisi dei mercati finanziari. Penso fossi il soggetto ideale. Le mie capacità finanziarie sono svariate, nel settore sono conosciuto per essere un problem solver, chiaro ed onesto. E' questo che attrae il Tutor più anziano, che di curriculum bancario ne ha parecchio, ma tutte esperienze brevi, troppo brevi, a parte CopernicoSim. La prima volta vengo accompagnato con la sua auto, una modesta tedesca media, a sua detta ideale per l'anonimato che traspirava anche nel colore, un grigio chiaro; un uomo attento molto ai dettagli, mi fa riflettere, è un professionista. Partenza ore 6:00 del mattino, arrivo previsto ore 11:00 con code previste, direzione Lugano. Il viaggio scorre piacevolmente, vengo erudito sulle possibilità che le banche estere offrono, ovvero maggiore flessibilità per portare al cliente il più ampio ventaglio di prodotti possibili. La stessa nostra Sim si rivolge spesso a tali banche. Sono moderatamente affascinato durante il viaggio, mantengo una certa cautela dentro di me, ma inutile essere ipocrita, l'emozione di poter vivere l'alta finanza in pochi minuti, mi rende agitato. La frontiera è qualcosa di nuovo per me, solo per sentito dire; C.B. mi spiega nei dettagli il suo funzionamento, e punta tutto per fare colpo su di me dichiarando che da anni compie questi viaggi per conto della nostra SIm e dei suoi clienti sempre soddisfatti del miglior servizio offerto. Arriviamo a destinazione, lui funge da navigatore vivente, conosce la cittadina come le sue tasche, cerca di mettermi a mio agio fumando una sigaretta con me. Solo Marlboro rosse per lui, mi dice che con me sa già che inizierà nuovamente a fumare tanto, come del resto faccio io giornalmente. La giornata è programmata nei minimi dettagli, mi rendo conto da subito che il mio Tutor è un grande manipolatore mentale ed un grande trascinatore, ma anche un meticoloso al limite della fobia vera e propria per la precisione. Ciò mi spaventa e mi rende dentro inquieto. Cinque ore intense, dove vengo portato un due grandi istituti bancari dove lui ha forti conoscenze, istituti dove mi viene riferito che basta accordarsi con il direttore se si deve ricevere un cliente importante, e lui ti saluterà con un "ciao" amichevole come si fosse amici da tanto. Ciò la dice lunga dico di quanto conta C.B. in questo ambiente. Vengo presentato a proprietari di fondi comuni di investimento, a fiduciari, a gestori di investimenti che colloca CopernicoSim. Pranziamo al Perla sopra al Casinò di Lugano, lui viene accolto come fosse di casa; a pranzo con noi Patrick Fischer, presidente di PFt Capital AG, la perla di CopernicoSIm mi viene riferito. Rendimenti a doppia cifra, sette anni di storico sempre vincente, si sempre vincente perchè per me appare tutto un gioco questo tipo di investimento chiamato Forex; ma si fa sul serio, le cifre sono alte, si parla di auto di lusso, di vita mondana, mio accorgo che accanto al nostro tavolo sta pranzando Fabio Capello ex allenatore della Nazionale Italiana...tutto sembra costruito ad hoc per far colpo su di me. La sensazione è di essere fuori posto, ma con una pacca sulla spalla C.B se ne accorge e mi dice " ti abituerai ". La giornata volge al termine, rientriamo e mi addormento poco dopo la frontiera, stanco delle chiacchere logorroiche del mio Tutor. Mi sveglio direttamente sotto casa. Ci salutiamo e ci diamo appuntamento all'indomani presso i suoi uffici per le mie prime impressioni e per parlare di quali dei miei clienti possono acquisire i prodotti esteri Copernico SIm presentati. Questo è l'inizio della discesa verso il baratro....
to be continued...
Cap. 3
Gli arresti domiciliari, la mattina del 14 Maggio 2014 intorno alle sei del mattino, con insistenza sento suonare al campanello di casa, bussare con forza, veemenza. Mi impaurisco, chiamo il 112, in quanto ho paura sia qualche maleintenzionato a colpire la mia porta ad un orario non consono alle persone normali. Mi dicono guardi dallo spioncino ma non si vede nulla, e alle mie risposte chi è? Nessuno risponde. Ad un certo punto sento con alta voce le seguenti parole "polizia polizia, sappiamo sei in casa" . Apro subito la porta, sono in 5, squadra mobile anto crimine, sono in arresto per tentata estorsione ai danni di C.B. . La cosa non mi tocca, mi crea rabbia, ma mantengo la serenità, dentro me so che C.B. si sta simulando il reato e non ci sono prove, anzi indizi solo a mio favore. Ma vengo trattato male, mi accompagnano anche in bagno dove con serenità impiego mezz'ora per defecare davanti ad un poliziotto che controlla che non scappi dalla finestra. Fumo due sigarette, mi vesto e sono pronto per seguirli in questura dove mi notificheranno gli arresti domiciliari. Io confido nella legge, sbagliavo..... Ah nel frattempo perquisiscono casa nuovamente,li lascio fare nulla ho da nascondere e non voglio nemmeno il mio legale come testimone.... ma cose strane accadono.....
To be continued...
STRANEZZE
Premetto che le seguenti righe potrebbero essere frutto di fantasia letteraria ogni riferimento è casuale.
1. Ho subito due perquisizioni, non ho mai ritrovato una penna Montblanc regalata da mia moglie con le mie iniziali dal valore inestimabile...fare dama è semplice.
2. Quando il mio legale ha effettuato istanza per allevviare la misura cautelare domiciliare, mi è stato risposto con tre punti, le conclusioni le traggo alla fine: primo punto...ritenuto soggetto pericoloso non potevano togliermi dagli arresti in quanto avevo compiuto il reato, per il quale ero indagato nei confronti di.C.B. , secondo loro messo nero su bianco contro un mio coindagato. Ovvero la prima motivazione era che avevo estorto un mio coindagato....FALSO...ed io devo essere giudicato da un PM che dichiara il falso? Secondo punto...in alcune memorie sequestrate nella ultima perquisizone, il PM deduceva che le avevo scritte perche avevo paura di essere indagato per tentata estorsione...come è possibile scrivere una cosa del genere quando era normale che sapessi da dicembre di essere indagato per il reato opinatomi. Da cio.si deduceva che ero una mente fredda e pericolosa. Anche il secondo punto contiene dichiarazioni prive di logica e false. Terzo punto....omissis..... è gravissimo non posso indicarlo ma posso dire che si trattatava di 4 righe contenebte il falso.
Alla luce di tale risposta alla mia istanza era chiaro che colui che l'aveva scritta ......capitemi...ed io dovevo fidarmi di essere giudicato in un processo da chi pubblico ministero scrive falsità. Loro possono .... io no. Ma la legge non è uguale per tutti ? Quando ho letto questa istanza mi sono sentito male cadendo a terra ma non sono stato autorizzato a curarmi dalla magistratura.
....Traete voi le vostre conclusioni, forse è tutto inventato, carta canta si usa dire però.....
To be continued
ATTUALITÀ
ne aono stato accusato nel 2013, di tentata estorsione, che poteva configurarsi anche come esercizio del proprio libero arbitrio, ovvero chiedo quello che mi spetta....tutto ciò è estorsione egualmente. Nella mia vita ho sempre subito chi chiedeva soldi e sempre aiutato ma c è chi subdolamente si è sempre approfittato. Dopo aver subito l'usura vera ed essere stato vittima di estorsione ho capito molte cose e cambiato modo di vedere la vita, a breve aggiornamenti chiunque mi chieda "dammi i soldi" se non dimostrati da un contratto viene denunciato per estorsione. Mi hanno distrutto la vita e qualcuno ci prova ancora ...ma cosa vuole la gente pensa che i soldo siano loro? La mia intera famiglia è molto sensibile a questo reato ....di più non posso dire....aggiornerò se necessario....
Mi accorgo qualche tempo fa di alcuni messaggi giunti sul mio indirizzo di casella mail di google, i quali segnalavano tentativi di accessi non consentiti da terze parti, provenienti da varie parti del mondo, ma guarda caso quasi sempre da Santo Domingo. Guarda caso la sede legale di Puerto Azul, che sia una coincidenza che cerchino di rubarmi giornalmente dati sensibili dai miei indirizzi email? Faccio mente locale e mi iscrivo a nuovi servizi di email, attivando tutte le protezioni possibili offerte dai gestori, ma la storia non cambia. Subisco giornalmente attacchi informatici da paese esotici, che sia una coincidenza mi chiedo? Beh proprio no....sotto processo come parte lesa proprio per tali reati (vedi altri capitoli della mia storia) capisco che il rischio è alto e si fa sul serio. Il reato è molto grave, confido nelle forze dell'ordine e nei loro strumenti che vi assicuro sono all'avanguardia sotto certi aspetti, non sfugge nulla. A volte, prima di essere coinvolto in questo mondo giudiziario, vedevo dall'esterno tutte queste casistiche di reati con ingenuità puerile. Come in un film, frase banale ma rende l'idea. BRUTTO PERO' QUANDO IL FILM LO STO VIVENDO DA PROTAGONISTA E SUL SERIO SULLA MIA PELLE...
To be continued....
Cap. 4
USURA
Conosco da mesi alcuni persone, presentati da presunti amici/clienti, che mi vengono presentate come imprenditori, a buon livello sulla piazza nella quale vivo. In particolare due di loro, sono lavoratori autonomi di quelli che non si fermano mai, sguardo accattivante, fisico scolpito, faccia da schiaffi, ma soprattutto tanti muscoli. Ovvio penso che dietro ci siano attività ben diverse, ma non mi interessa, non ho a che fare con queste persone le quali mi chiedono solo di offrirgli i miei servizi di consulenza, in questo caso aziendale, per avere maggiore accesso al credito per le loro attività. Un caffè ogni tanto, che male c'è penso io. Ben presto, un giorno uno dei due, in occasione del famoso caffè, mi chiede se ho bisogno di denaro in prestito, io capisco subito di cosa si tratta, lo sguardo è ammiccante, declino l'offerta in quanto non ne ho bisogno........omissis......... Indagato per tentata estorsione nei confronti di C.B., ho bisogno di 5.000 euro per risarcire un cliente al quale C.B. ha sottratto tale somma paventando l'investimento Puerto Azzurro. Ammonito il mio cliente, la mia etica mi impone di intervenire personalmente, ma commetto una ingenuità, non ne parlo in famiglia. Certo la mia famiglia è già delapidata per le spese legali sostenute, e questa persona mi offre un accordo: 5.000 euro subito, da restituirsi 2300 euro al mese (1000 di capitale e 1300 di interessi) per 5 mesi. Totale capitale da dargli per il prestito 11.500 euro. Decido che va bene, stretta di mano ed il giorno stesso ho i soldi in banconote da 500 euro. Sono sereno, so di poter pagare, e da stupido, mi rendo conto che è usura questa, ma le banche non mi danno credito, quindi lo considero un mero accordo da dimenticare una volta saldato. Pago il mio debito, nonostante sia messo ai domiciliari in misura cautelare per tentata estorsione, e quando finisce la cautelare iniziano i guai........omissis.........con la scusa che ho ritardato alcuni pagamenti mi vengono chiesti altri soldi. Consegno 120.000 euro circa a questa persona, ovviamente ve ne sono altre due dietro ma non compaiono quasi mai. Perchè non ho la forza di reagire? Semplice, il momento è di debolezza mentale totale, la mia famiglia non sa nulla, e subisco minacce con armi da fuoco, sia alla mia persona sia alla mia famiglia, figli minori compresi. Alcune persone adesso che è tutto finito, mi dicono io avrei detto no, non vi do niente. Bene coglioni, provate voi ad avere una pistola in gola carica calibro 7,65, colpo in canna, già scarrellato. Vediamo se non gli date tutto. Quindi occhio a giudicare coglioni. ( il riferimento è alla maggior parte delle persone che mi conoscono e mi hanno fatto questa domanda)......omissis.......Denuncio tutto nel Novembre del 2016, trovo nella Guardia di Finanza due persone meravigliose, sanno loro che mi riferisco a loro, microfonature, appostamenti, organizziamo una operazione per arrestare il mio aguzzino in flagranza di reato, mentre gli passo la busta con euro 1800 dentro (vedi sezione stampa). L'incubo finisce, ma le ritorsioni no (vedi sezione stampa).......omissis.........Cosa ho imparato da tutto ciò?
Ho imparato che le persone, sono tutte degli strozzini, a tutte interessano i tuoi soldi e basta....ma forse mi sbaglio e questa è solo una mia opinione. Di contro ci sono amici, veri, ma pochi realmente che mi hanno aiutato davvero tanto, economicamente.....quindi un GRAZIE semplice che vuol dire tutto va a loro.
To be continued...
GLI AIUTI PER LE VITTIME DI USURA ED ESTORSIONE
Si chiama fondo di solidarietà per le vittime di usura ed estorsione, è stanziato dal Ministero degli interni annualmente, e prevede, previa analisi della pratica, l'accesso da parte della vittima ad un mutuo di importo quantificato sugli interessi pagati e sui danni subiti a causa dell'usura ed estorsione, a tasso zero, durato 10/20 anni. Come si può leggere da sito del ministero degli interni, tutto ciò al fine di favorire la vittima al re inserimento nella società e a non ricorrere più agli usurai.....omissis......ho fatto la richiesta il 01//12/2015, tutti i requisiti soddisfatti, con 107 gg di ritardo non ho ancora ricevuto l'aiuto dello stato. Faccio una battuta, ma i ritardi nella giustizia valgono solo per i cittadini ovvero anche per lo Stato? Così mi costringono a rivolgermi nuovamente agli strozzini.....omissis.......chi vuol capir capisca.
To be continued...
Cap. 5
Dammi i soldi o t'ammazzo!!!
E' natale 2015, ed io sto passando finalmente un natale che dopo anni, riesco a sentire nel cuore, come non succedeva da tempo. Riesco a sentire minimamente ovviamente, ma sono sereno con la mia famiglia allargata. Il 26 Dicembre sera, leggo un sms su whattusp agghiacciante. Premetto che avevo deciso nella mia testa, per darmi più tranquillità, di tenere il telefono silenzioso per tutte le feste. L'sms proviene da una persona …...omissis........la quale mi contesta di avere depauperato i suoi denari per colpa del sottoscritto e di altre persone, nel mercato del Forex dove l'avevo introdotta in qualità di Introducer broker assieme ad un altro professionista. L'sms è molto violento, con minacce a carattere esplicitamente mafioso, e intimorisce me e la mia famiglia; perchè una persona a mio avviso normale, scrive determinate cattiverie, “ siamo in tanti......omissis......stai attento.....omissis........spero ti venga.......omissis........”. Ho subito estorsione e usura da poco meno di un mese, sono scosso, ma la mia professionalità mi aveva già imposto di esporre la casistica delle perdite contestate dalla persona alla Procura sezione polizia giudiziaria, ed ovviamente era emerso, con archiviazione del caso, che le perdite della persona erano dovute ad accessi effettuati sui suoi conti da indirizzi IP di paese esteri.......omissis........totale mia estraneità, anzi segnalai tutto in Consob, ma la persona non era molto d'accordo, qualcosa di losco era insita in questa persona. Di sicuro non ho avuto pietà, spinto anche dalla paura, a denunciare il giorno stesso d'urgenza alle forze dell'ordine questo sms di stampo mafioso, con la frase più cattiva in oggetto del presente capitolo. Ad oggi è stato tutto archiviato purtroppo, e la ragione è stata dalla mia parte.
Considerazione personale
Prima di scrivere determinate cose, una persona dovrebbe ben pensare, le parole sono come i sassi non tornano indietro una volta lanciati, ed io ho subito troppo per stare inerte senza rispondere legalmente immediatamente.
CASI DI ESTORSIONE QUOTIDIANA....LE CASISTICHE COMUNI....VISSUTE ANCHE SULLA MIA PELLE
Capita a volte che si sia vittima di estorsione e non ci se ne renda conto, per vari motivi, tra i quali l'ingenuità, l'essere troppo accondiscendenti e il non saper dire di no, il fatto di stare bene economicamente e quindi subire; insomma i motivi sono tanti, non possiamo entrare nella testa di tutti. Comunque quando si verificano questi casi, non avvengono mai per caso, e bisogna sempre valutare bene il da farsi, prima agire con fermezza parlandone con chi di dovere, poi se l'estorsione continua denunciare. Ma arriviamo ai casi pratici, vissuti anche personalmente.
Il classico caso della persona buona, al quale non mancano i denari perchè lavora onestamente, e viene preso di mira, solitamente da persone di rango sociale inferiore al suo, ma abili nel destreggiarsi in ogni ambiente, con richiesta dapprima molto piccole. “mi presti 100 euro?”. La prima vostra reazione segnerà la vostra storia. Io risposi la prima volta “si li ho” e li diedi. Non li rividi mai più ma da quel giorno iniziarono richieste continue fino ad arrivare.....omissis......
Il caso della persona che non ha più nulla, ma deve ricevere un risarcimento importante, insomma attende delle somme che gli cambieranno la vita; ovviamente o la persona lo dice apertamente in giro, ovvero c'è una fuga di notizie. Fatto sta che iniziano ad avvicinarsi persone le quali dapprima chiedono piccole cifre, sempre in prestito millantando di non riuscire a vivere. Potete anche non dare nulla perchè realmente non ne avete, ma queste persone saranno sempre vicino a voi ogni giorno (stalking) a chiedere se vi sono arrivati i soldi, mirando a minare la vostra mente per manipolarla.....omissis........
L'estorsione vera e propria, con minacce, derivante solitamente da reati precedentemente subiti come l'usura, come nel mio caso....omissis......Denunciare immediatamente, è l'unico modo per non andare sul lastrico economico e rischiare la vita come il sottoscrito.
Considerazioni
Le tre casistiche le ho subite tutte, non mi i vergogno a dirlo, ma con il sostegno della famiglia ricordate due cose: 1. se non ci sono soldi non ci sono, non potete rubare per darli a chi lo fa di mestiere. 2. se avete una famiglia come il sottoscritto, togliete i viveri ai vostri figli per pagare o “aiutare” chi si approfitta di Voi? Personalmente, chiunque esca dal seminario è già in corso di denuncia, perchè.....omissis............
ATTUALITÀ
Un po' di attualità
Ti capita come ho già rammentato di avere persone intorno che affondano gli artigli chiedendo aiuti subdolamente, con diverse tecniche, come ho indicato in precedenza. La situazione attuale vuole che, grazie ad una fuga i notizie, alcune persone si permettano di chiedere un aiuto piangendo miseria, pensando che la famiglia sia in buono stato finanziario, al contrario di come è purtroppo la realtà, ma c'è una certa insistenza che mi ha fatto individuare la cosiddetta talpa che da informazioni, e questo è gravissimo, a vari soggetti. Anche nel periodo più brutto della mia vita, sotto usura e con un calcio di manico di pistola dietro la schiena, c'era chi dava informazioni sullo stato di salute finanziaria della famiglia, entrate uscite, che si ricollegano perfettamente alle concentrazioni maggiori di richieste estorsive.....omissis......La cosa triste è che mi accorgo succeda anche adesso ed i provvedimenti stanno per essere presi. Purtroppo ricordo che le persone più insospettabili sono poi le più maligne che passano informazioni. L'ho già vissuto anche in ambiti purtroppo istituzionali.....omissis......ma parlare di ciò non mi è possibile. Detto ciò capita che in questi giorni le richieste aumentano, c'è chi è creditore per carità, ma è proprio chi è creditore che improvvisamente impazzisce, e nero su bianco, maledetti telefoni ma benedetti per il sottoscritto, intima e minaccia velatamente di effettuare azioni legali devastanti se non riceve quanto già concordato legalmente tra l'altro. Esprimo questi fatti in quanto non trovo una logica, perchè adesso, perchè proprio ora? Inoltre le intimazioni rimangono, per carità si tratta della casistica estorsiva soft, dove ti fanno sentire in colpa, in colpa di cosa teste di cazzo, quando mi è stata rovinata la vita. Non c'è un ritegno, ma la logica non comanda queste persone, in quanto i reati commessi in passato da essi stessi nei miei confronti, nonché segreti scomodi, fanno presto ad essere resi pubblici, anche se non è questo il caso ci tengo a dirlo....omissis.....qualcuno si facesse un idea sbagliata potrei benissimo parlare di persone di fantasia......omissis.......le cose si risolvono civilmente e legalmente, ma la vita mi ha insegnato una cosa, la rabbia cresce dentro e va coltivata, non va repressa, al primo sentore, esce fuori tutto, ….omissis.....che poi alla fine si parla sempre di estorsione subita in passato minacce, purtroppo per queste persone tutto comprovato da elementi oggettivi. Tutto qui, un aggiornamento su una giornata vissuta a pensare a questi argomenti.
Cap. 6
COME HO VISSUTO LA SITUAZIONE NEGLI ULTIMI TRE ANNI
Mi sveglio il primo giorno di arresti domiciliari, non mi rendo ancora bene cosa sia successo, so solo che il mio primo pensiero va alle testate giornalistiche locali, nella speranza vana che i miei due legali (premetto ho dismesso il mandato con ambedue in quanto hanno compiuto reati nei miei confronti...omissis......) abbiano potuto evitare almeno le prime pagine; purtroppo il loro scarso peso e menefreghismo mi da subito prova di cosa dovrò affrontare: sbattuto in prima pagina, nome e cognome, in una testata vengo dipinto come un muratore di 40 anni, nell'altra come un commercialista di 30 anni, in un altra.....omissis......insomma nessuna dice la verità, o meglio racconta i fatti come le forze dell'ordine vogliono siano raccontati, ovvero un arresto EPICO, che di epico tra poco avrà solo il MARCIO.....omissis....non posso scrivere oltre. Il telefono squilla in continuo, chiamate dopo chiamate subisco un attacco di telefonate che coinvolge anche la mia famiglia, in quanto il mio numero di telefono era stato sequestrato il giorno prima durante la perquisizione. Mi escono con un filo id voce le seguenti parole: " SONO ROVINATO". Sono consapevole di non aver fatto nulla, e di quello che realmente è, sta e succederà se non m crederanno. Di li a poco squilla il campanello, sono i tecnici della polizia di stato che mi installano il braccialetto elettronico. Scopro a mio malincuore che i braccialetti elettronici, li costruisce con appalto sospetto, la telecom Italia, e questo la dice lunga. I tecnici lasciano la mia abitazione, sono solo con la mia famiglia ed un braccialetto alla caviglia sinistra........omissis..... Durerà quattro mesi e mezzo il periodo di detenzione, durante il quale mi viene una infezione a causa del braccialetto elettronico, constatata dal mio medico come grave, ma non vengo autorizzato d uscire temporaneamente per curarmi. Mi si rompono due denti, ma per la SPett.le Procura il dentista può venire a casa a curarti i denti, quindi non si esce. Maa la cosa più grave è che per ben 36 volte la polizia viene di notte in casa mia perchè il braccialetto elettronico rileva anomalia, come non fossi in casa, in piena notte. Telecom Italia appunto, ho ancora il trauma del citofono a notte fonda, dove mi viene sempre posta la stessa domanda: "Perchè ci ha messo tanto ad aprire, cosa faceva?". Risposta "alle 4 del mattino si dorme". Non posso però fare notare come la maggior parte delle volte la cortesia delle forze dell'ordine è stata esemplare. Tuttavia il braccialetto elettronico non funzionava, non mi sono fatto la doccia per 3 mesi per paura suonasse, dormivo nel divano pronto ad aprire la porta come un emarginato. Un cittadino non deve vivere così, ma se non accetti il braccialetto elettronico vai diritto in galera. Non ritengo giusto tutto ciò, il tempo sta passando......omissis......tremi chi deve tremare......legalmente parlando ovviamente, i miei legali ormai ci sono......omissis......
LA DETENZIONE DOMICILIARE....pensieri ed emozioni e RIFLESSIONI DELICATE
La detenzione domiciliare di quattro mesi e mezzo che ho subito, mi ha fatto riflettere molto, su argomenti che per alcuni possono sembrare banali, ma anche su argomenti molto delicati e sensibili. Quando si vivono queste circostanze per la prima volta, si pensa che la giustizia farà il suo corso rapidamente, in fondo sono totalmente INNOCENTE, non ci sono prove a mio carico, attendo fiducioso la giustizia...omissis.....peccato che la giustizia che ho atteso era MARCIA. Il primo stato d'animo che si prova in detenzione, è la paura per la privazione della libertà, sei costretto a vivere in pochi metri quadrati e non puoi oltrepassare il perimetro a te designato dalle forze dell'ordine, ma non preoccupatevi, il braccialetto elettronico TELECOM Italia è talmente ben costruito che suonerà egualmente in continuo. La privazione della liberà la vivi molto male, ed è anche questo un obbiettivo che hanno le forze dell'ordine per farti cedere e confessare un eventuale colpevolezza, cosa che nel mio caso non è accaduta; nonostante ciò ho provato molte emozioni durante i mesi di detenzione, passando dai crolli temporanei psicologici, alla piena lucidità fino agli svenimenti ed agli attacchi di panico. I miei legali di allora non erano in grado di sostenermi, solo la mia famiglia e pochi amici che si sono rivelati veramente persone splendide, ma non voglio entrare in luoghi comuni che sono comunque importanti quando si affrontano queste tematiche. Veniamo alla parte peggiore, giorno dopo giorno si accumula la rabbia dentro, perchè sai di essere innocente, cresce la rabbia e non devi reprimerla, bensi coltivarla e farla crescere, diversamente crolli. La rabbia non è sinonimo di pericolosità, sia chiaro, ma è una emozione che devi saper coltivare all'estremo. Quando ti stanno accusando ingiustamente e capisci che oggettivamente, OVVERO VERAMENTE E CONCRETAMENTE, con assenza di prove, che sei innocente, la rabbia si accumula. La detenzione non riabilita è questa la verità, se sei innocente, non fa altro che peggiorare il tuo stato d'animo, ma ritengo che sia deleteria anche per chi è colpevole. Non porta ad una rieducazione, peggiora solo le cose. Non so quali possano essere misure alternative per chi è colpevole e non è nemmeno un mio problema, ma rimango solidale con i detenuti la cui rabbia cresce giorno dopo giorno. L'argomento è molto delicato, e mi limito a chiudere con la mia casistica vissuta in prima persona: LA RABBIA E' CRESCIUTA GIORNO DOPO GIORNO DENTRO DI ME, L'HO COLTIVATA, L'HO PORTATA ALL'ESTREMO e ciò mi ha permesso di essere lucido per arrivare fino a dove sono adesso, cioè alla fine della dimostrazione della mia innocenza......omissis.....e delle porcate che ...omissis....di più non posso dire.
To be continued...
SUCCESSI PROFESSIONALI: COME LE GROSSE BANCHE MI HANNO TAGLIATO FUORI PERCHÉ TROPPO ABILE NEL MIO LAVORO
PARTE 1
Tutto inizia in Deutsche Bank, anno 2008/2009, mi vengono presentati da un avvocato di Genova due clienti anglo spagnoli tirolari di una società anglo spagnola del settore aereonautico militare. Hanno in carico 24 miliardi di euro e vogliono spostare il loro core business in Italia. Il titolare effettivo, 84 anni ha un curriculum militare importante ed io a soli 28 anni trovo la soluzione. E' agosto, i dirigenti sono in.ferie in.barca a non fare nulla.come sempre ma non ho problemi a farli contattare. Organizzo un incontro con i clienti in filiale di rappresentanza a Milano Deutsche Bank, la più bella ed importante. So già come impostare il trasferimento della liquidità, facendola passare da un fondo italiano, Anima SGR liquidità, in modo poi da trasferirli su un conto corrente intestato alla società citata. Passo tre giorni a Milano, vengono effettuate tutte le verifiche del caso sul cliente ma soprattutto la banca da dove provengono i 24 miliardi di euro ne conferma l esistenza e la liceità della provenienza. A 28 anni posso diventare uno dei maggiori consulenti italiani. PECCATO SOLO UNA COSA: vengo preso da parte dal presidente Deutsche Bank il quale mi dice che l operazione non si può fare senza darmi motivi. Mi dice che farò carriera rosea ma questi clienti li devono gestire loro. Dopo due giorni vengo.invitato a dare le dimissioni. L operazione era troppo importante a livello.governativo e sono stato tagliato fuori. PERCHE DICO LA VERITÀ? Perche posso dimostrare una buona uscita che mi hanno dato molto alta senza senso altrimenti, e perché ho tre testimoni. Signori a 28 anni avevo chiuso per Deutsche Bank un cliente da 24 miliardi di euro. Senza guadagnarci praticamente nulla. Rimangono le carte e le prove che nell'operazione avvenuta c'è il nome Daniele Pistolesi.
PARTE 2
Anno 2010/2011, vengo reclutato presso FinecoBank da un Promotore finanziario Area Manager che tutt'ora rappresenta uno dei miei punti di riferimento nella finanza per integrità e potere contrattuale finanziario. Dopo vari test a Milano in sede FinecoBank, direi inutili con personaggio della banca alquanto ambigui, vengo inserito ufficialmente nel gruppo del Promotore prima menzionato. FinecoBank per me rappresenta l'arrivo ed il modo di sfondare sul serio; ho a disposizione la migliore banca on line sul mercato, alla clientela posso offrire tutto ed essere pagato da Fineco su ogni singola operazione che il cliente fa. Il miglior posto dove lavorare, colleghi a parte ovviamente, ricordo con sorriso la corsa ad aprire la porta per i clienti spontanei, e la malvagità di alcuni promotori finanziari nei miei confronti, discriminazione pure ( porterà a breve a delle querele nei confronti di questi soggetti ). In Fineco cresco molto, i contest interni ed i budget sono sempre superati con successo, grazie al mio manager arriva la mia consacrazione per clientela acquisita e massa gestita, rapportato ovviamente alla mia età e da quanto svolgevo l'attività. I numeri sono buoni, ma eccoci capita nuovamente l'occasione di un grosso cliente. Il cliente è di Piacenza, lo conosco sempre per mezzo di clienti avvocati, e si presenta come cliente Unicredit, la Capogruppo di Fineco, presso la quale mi dice di avere 1 milione di euro in polizze, e 40 milioni di euro in titoli più 800 milioni di euro in titoli in UBS Lugano dichiarati ovviamente al fisco italiano. Effettuo le mie verifiche e tutto appare vero e concreto. Convinco il cliente a seguirmi, ma già dai primi inizi Fineco mi mette i bastoni tra le ruote, anche solo per aprire il conto al cliente usando la scusa di ipoteche di equitalia, tra l'altro sanate dal cliente, risalenti a 20 anni prima. No problem, mi siedo in sede a Milano a Fineco finchè non mi viene dato l'ok da un dirigente. In fondo il cliente è già Unicredit, quindi l'antiriciclaggio l'ha già fatto il compliance di Unicredit. Io non devo fare nulla solo acquisire il cliente e cosi faccio. Il cliente mi da ordine di trasferimento titoli dalla sua filiale di Unicredit DI Roma, e di disinvestire le polizze. I tempi tecnici sono massimo 10 giorni per i titoli, 30 per le polizze. E da quel momento, Fineco ed Unicredit mi mettono i bastoni tra le ruote, nuovamente sono tra i big dei Promotori italiani, chiamo di continuo la filiale di Roma che non invia i titoli, chiamo UBS che invece seriamente li invia dopo varie chiamate, e chiamo l'emittente della polizza, che poi era sempre Unicredit, per sollecitare la liquidazione del milione di euro in polizza. UNA MATTINA CALDA D'ESTATE APRO LA MIA PIATTAFORMA FINECO E APPARE NELLA SEZIONE RACCOLTA 850 MILIONI DI EURO. 850 milioni di euro, nessun promotore in Italia è talmente grande, il mio manager stenta a crederci. Ma è tutto vero. Sono il numero uno in Italia, e Fineco Bank dovrà pagarmi centinaia di migliaia di euro per una raccolta tale. Effettuiamo tutte le prove del caso con l'assistenza Fineco e tutto torna. Sono felicissimo, ma Ecco che dopo poche ore, fineco rispedisce i 40 milioni di euro di titoli provenienti dalla filiale di Roma alla filiale stessa, e vengo contattato dalla dirigenza, per darmi il ben servito. Ho dato fastidio ai piani alti di Unicredit con questo cliente, rotto il tacito accordo tra Unicredit e FIneco di non spostarsi clienti grandi, ma soprattutto ho girato il marcio e scoperto il marcio, ovvero come venivano manipolati i soldi del cliente dalla filiale di unicredit, ecco perchè non volevano mandarli. La filiale salta, tutti licenziati, i titoli vengono mandati indietro, a me con scuse banali fanno dare le dimissioni, a dir la verità con minacce ....omissis......materia di denunce.....omissis......e prima di andarmene riesco a far trasferire gli 800.000 milioni di euro di titoli verso un conto ad Honk Hong del cliente, mediante Euroclear. Sono il primo promotore finanziario in Italia ad aver effettuato un trasferimento di tale entità utilizzando Euroclear, che non conosce nemmeno il 99 % di chi fa il mio mestiere. Signori era la mia seconda possibilità, ma i poteri forti mi hanno abbattuto. Anche qui potreste non credermi, ma tutto è documentato di più non posso dire per riservatezze verso varie procure.
Leggere nuovamente un sunto di ciò che mi è capitato mi fa paura ancora adesso.
La Spezia - Ore 12.17, quartiere Pianazze:Paolo Ravalico, per gli amici “Paolone”, bodyguard di sale slot e locali vip della Versilia, si avvicina con fare minaccioso verso un uomo di 33 anni, al quale un anno e mezzo prima ha prestato soldi a strozzo. Gli investigatori della guardia di finanza ritengono che a fronte di una dazione da 10 mila euro, la vittima ne avrebbe dovuto restituire quasi «100 mila euro». Ravalico, 43 anni, guardia del corpo che ogni giorno solleva bilancieri pesanti come macigni in palestra, è di poche parole. Allunga soltanto la mano per afferrare una busta, dentro ci sono 1.800 euro in contanti. Secondo gli inquirenti, però, non agisce da solo.
Nella vicenda sarebbe coinvolto anche David Simone Camorani, 44 anni, al vertice della “mala” spezzina, con una sfilza di precedenti che la dicono tutta sul suo spessore criminale. Camorani viene sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, in seguito a una perquisizione che avrebbe avuto esito negativo, mentre Ravalico viene arrestato in flagranza. Le accuse sono usura ed estorsione.
Oggi si attendono le convalide, entrambi sono difesi dall’avvocato Andrea Tavernelli. La trappola organizzata alle Pianazze fila liscia: il passaggio della busta viene visto e ripreso dai finanzieri del Nucleo mobile. E pensare che oggi Daniele Pistolesi, la vittima, che di mestiere fa il broker, avrebbe dovuto rivedere Ravalico per consegnargli altri duemila euro circa. Ai militari delle fiamme gialle basta quello che vedono per entrare in scena. Attendono pochi istanti, poi due pattuglie in borghese si presentano davanti al bodyguard e e gli notificano il fermo. La trappola era stata studiata nei dettagli, con il placet del pm Giovanni Maddaleni, che conduce le indagini. Gli investigatori avevano predisposto tutto. Prima di acciuffare Ravalico, hanno fotocopiato le banconote: trentadue pezzi da 50 euro e dieci da 20. La guardia del corpo non ha fatto resistenza. Si è infilata in auto ed è stata portata alla caserma in viale San Bartolomeo. Solo Intorno alle 14, Ravalico è stato raggiunto dal proprio legale di fiducia, l’avvocato Andrea Tavernelli. L’uomo è stato foto-segnalato e ascoltato fino alle 18 di sera, prima di essere poi trasferito in carcere. Nel corso del pomeriggio è andata in scena anche la perquisizione presso il domicilio di Camorani, per il quale Maddaleni ha emesso un fermo, ritenendo che vi fossero gli estremi del pericolo di fuga. I dettagli che trapelano indicano i particolari di una vicenda che vedrebbe lo stesso Camorani in primo piano. La vittima era disperata, dopo essere rimasta coinvolta in vicende giudiziarie, non riusciva più ad avere «accesso al credito». Così si è rivolto altrove, ma mai avrebbe pensato di dover subire simili minacce. Gli interessi aumentavano sempre di più, fino a diventare insostenibili. Ravalico gli avrebbe detto che se non avesse rispettato l’accordosarebbe finita male. Pistolesi ha un figlio piccolo e la moglie incinta, temeva soprattutto per i propri familiari. Così, d’accordo con l’avvocato Enrico Conti, è andato alla guardia di finanza per presentare una denuncia nei confronti dei due presunti aguzzini. A Ravalico in particolare vengono attribuite condotte molto pesanti. Secondo gli investigatori, era diventato un’ossessione per la vittima, che non riusciva neppure a dormire pensando a ciò che sarebbe potuto accadere. «La situazione era insostenibile, la denuncia era l’unica soluzione possibile», spiega l’avvocato Conti incrociato nei corridoi della Procura. Ieri il suo assistito è stato ascoltato a lungo dal pm Maddaleni al fine di ripercorrere l’intera vicenda.
LE STRANEZZE DELLE VICENDE FINAZIARIE DENUNCIATE
Prima di denunciare il tutto e collaborare con la Guardia di Finanza, reputandomi una persona con un cuore ed integra moralmente, feci fare un tentativo ai miei legali di contattare il legaledi fiducia del mio ex Tutor per indicargli di provvedere al risarcimento dei clienti truffati (cosa che poi ho fatto io). 2 giorni dopo accade l'inverosimile...l'ufficio di C.B. va a fuoco per un cortocircuito...nel 2015 con l'impianto nuovo ed a norma...omissis....non è strano tanto più che il contatore da dove sarebbe partita la scintilla è lontano da qualsiasi fonte incendiabile....e perché il C.B. dichiara di non aver mai avuto problemi con nessuno nella sua vita, quando mi aveva accusato di tentata estorsione assieme ad altre persone? Autogoal unico a mio avviso ma torno a ripetere che sono mie valutazioni, a voi la storia dell' accaduto qui sotto.
MASSA. I danni all’ufficio di via Palestro 13 ci sono, soprattutto ai muri, anche se a prima vista non sembrano ingenti. Ma ci vorrà una stima completa per poter azzardare a quanto ammontano, quindi la cifra esatta si potrà dire tra qualche giorno. I locali appartengono a un promotore finanziario, Claudio Bocchia. Il rogo si è sprigionato nel primo pomeriggio, quando all’interno della finanziaria non c’era nessuno. È chiaro che la professione del titolare ha fatto drizzare le orecchie alle forze dell’ordine e infatti a fare un sopralluogo, dopo l’intervento dei vigili del fuoco, sono arrivati anche i carabinieri. L’incendio, secondo i pompieri, è stato causato da un cortocircuito nel quadro elettrico, nessun atto doloso quindi. Ma prima di chiudere la pratica l’Arma vuole vederci chiaro: Bocchia, arrivato sul posto, ha confermato di non aver avuto mai problemi con nessuno. Mai una minaccia, mai un dispetto. E di aver chiuso l’ufficio regolarmente, come ogni settimana sabato mattina. I tecnici dei vigili del fuoco hanno controllato dappertutto in cerca di possibili inneschi, ma non hanno trovato nulla. Nessuna traccia sospetta, nulla che potesse far pensare a qualcosa provocato da estranei. Il quadro elettrico, che poi in effetti è la parte maggiormente danneggiata dell’immobile, è il maggiore indiziato. Anche se era perfettamente a norma e soprattutto di ultima generazione. Probabilmente è stato uno sbalzo di tensione a mandarlo in cortocircuito. Ma come detto questo è un aspetto che deve essere approfondito. Anche se parlare di giallo o di mistero sarebbe davvero troppo. Per poter spegnere l’incendio senza che le fiamme danneggiassero l’immobile (al piano di sopra ci vivono delle famiglie) l’autobotte dei pompieri si è piazzata in mezzo alla strada e via Palestro è stata interdetta al traffico. Il fumo nero e la confusione hanno attirato decine di persone che hanno assistito a quasi tutte le operazioni, anche se i carabinieri hanno tentato in tutti i modi di allontanare i curiosi perché stavano bruciando delle materie plastiche.
Dopo un’oretta abbondante il fuoco era spento e così anche il promotore finanziario è potuto entrare nel suo ufficio. E la scena che ha visto non è stata bella perché praticamente il fumo si è mangiato tutto quanto, dal bianco dei muri ai divani; dal computer alle scrivanie. Senza contare che negli scaffali c’erano le pratiche dei clienti e l’acqua dell’idrante dei vigili del fuoco ha devastato ogni tipo di documento. Insomma, una domenica che l’esperto di mercati finanziari difficilmente scorderà tanto facilmente. La calma in strada è tornata intorno alle 17, quando l’autobotte ha finito il suo lavoro e i carabinieri sono montati in macchina e sono tornati in caserma.
Pensieri ed attualità 22/07/2016 ore 00:19
Il mio pensiero da qualche ora è dedicato a quelle persone, che nella mia storia degli ultimi tre anni, mi hanno letteralmente rovinato la vita, distrutto due nuclei famigliari, ridotti sul lastrico economico, ma non voglio essere banale, quello è il meno, amen non mi fa paura 'umiltà di vivere giorno per giorno, ma il lastrico morale raggiunto ad un passo dal baratro, quello si non si cancella. E purtroppo in questi giorni mi sento sempre più vicino. Quel giorno del Settembre 2012, avevo la scelta, il Bivio famoso... CopernicoSIm o Azimut Holding, la scelta era mia. Ho scelto la strada che mi sembrava più adatta, più adatta alla mia visione della professione che facevo, venendo da una esperienza a livello di strumenti fantastica in Fineco. Non fraintendiamo, colleghi di merda dal primo all'ultimo, ad eccezione del mio mentore G., e di qualche altro bravo cristo burattino dei vertici Fineco. Purtroppo Copernico si rivelò il peggio del peggio e sto parlando tecnicamente, e per lo più il bivio scelto mi portò a conoscere la persona che mi ha rovinato. Chi se lo aspettava? Ad oggi dopo 3 anni, sono a pensare quindi ai soggetti che mi hanno fatto del male, ma un male che non si può spiegare, un male che viene mascherato, perchè o perdi il controllo o rimani lucido vacillando ogni tanto, come è successo nel mio caso. Raramente ho perso il controllo, ma diciamola, non ho avuto le palle di reagire come avrei dovuto, ho trovato sostegno nel mio amico legale di fiducia che è un attaccante di natura, per la parte dei miei diritti, ma sono comunque stato affondato da tutte le parti, e senza poter reagire. Che dire poi della mia famiglia, mia moglie non ha mai mollato, e questo non lo dimentico e mai lo farò, ma prima o poi di vacilla tutti. Certo la famiglia mi è rimasta vicino ed i miei figli sono l'unica cosa assieme a mia moglie che mi hanno fatto mantenere il famoso controllo di cui parlavo prima. La famiglia di mio padre, mia madre mia nonna, ha retto l'urto in maniera pessima inizialmente, con durezza subito dopo, ma nonostante dall'esterno sembri attualmente tutto superato, purtroppo non è cosi. Anzi è la fase peggiore, quella nella quale non hai più le forze per andare avanti, perchè nonostante tutto quello che hai passato, c'è ancora chi porca miseria ti viene sotto, ti chiede soldi, cerca di insinuarsi nelle tue cose. Io ho provato a risollevarmi, ho combattuto ogni giorno, ma questa settimana, ho avuto grossi contracccolpi da chi credevo non amico, ma almeno persona che mi tutelasse. Mi sbaglierò, ma l'impressione è quella. Mai giudicare al primo problema, solo io posso essere giudicato dalla giustizia al primo impatto, per gli altri non vale, e tutto sommato una seconda possibilità dovrei darla. La darò, ma la rabbia che ho dentro, la famosa rabbia che si coltiva e non va repressa, ma fatta crescere, c'è. Ma non riesce ad uscire per il self control. Ne derivano però errori, anche in famiglia, dimenticanze, che rovinano gli equilibri. Un giorno sei tranquillo, una settimana va bene, l'altra no. è un attimo e tutto il bello svanisce anche se so che ritorna in pace poi. Perchè tutti questi discorsi, forse non vogliono dire nulla, ma non riesco a dire chi cazzo se ne frega, sto realmente male, ho tutto il mondo contro, il peso sulle mie spalle di tutto. finche posso reggo, spero fino all'ultimo nelle istituzioni, ma alla fine non sono neanche il perchè. Le cosi dette interferenze mi danno noia, se risolvo quelle posso vivere sereno, ma ci sono, mi hanno messo in mezzo a suo tempo, ed è dura staccarsi. Spero siano giorni risolutivi, ma assicuro che è dura ed il limite è vicino. Estorto di nuovo no, colpito di nuovo no, senza reagire di nuovo no, lo dico ma sta succedendo il contrario, ....omissis..........
RINVIO A GIUDIZIO
Reato di divulgazione di notizie riservate ....divulgate da Gurdia di Finanza di una citta' a Guardia di FInanza di La Spezia...solita indagine fotocopia. Il reato ha permesso di dare una svolta alle indagini. Purtroppo chi ci rimette sono io, affrontero' il processo, questa e' l'Italia...omissis....non so quanto convenga che vada a processo ed apra bocca...
22/01/2017
A pochi giorni dalla notizia della scoperta della Maxi-Truffa Puerto Azul, fortemente attesa dal sottoscritto, dopo 3 anni di lotta e collaborazione fondamentale con la Guardia di Finanza, finalmente noto che è stato tratto in arresto colui che mi ha rovinato la vita, il Sig. Claudio Bocchia, mio Tutor ufficiale che mi ha inconsapevolmente trascinato in questo mondo malato, folle, assurdo chiamato Puerto Azul, diretto da un certo Domenico Giannini, dichiarato come fortemente bipolare da un caro amico Psichiatra criminologo che lo conobbe personalmente presso i suoi uffici di Lugano. La storia vuole che nel 2013, in un incontro presso gli uffici Puerto Azul in Barbengo, accompagnai un caro amico medico Psichiatra crimonilogo della provincia nella quale vivo, al fine di valutare i miei dubbi su Puerto Azul. Beh i risultati di questa perizia nascosta, furono di forte bipolarismo per il SIg. Giannini, nonchè per il Sig. Claudio Bocchia, abile manipolatore mentale come più volte definitosi. L'arresto del Sig. Bocchia, per il sottoscritto significa molto, significa poco da un altro punto di vista, in mano ho un pugno di mosche, ma dal'altro la Dignità di chi come me è dalla parte della Giustizia per la verità, dalla parte della Spett.le GUARDIA DI FINANZA di VARESE che non smetterò mai di ammirare, di sostenere, di aiutare e di RINGRAZIARE.